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Via Trapani,4,
91027 Paceco TP

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Energia

Risorsa

L’energia è uno dei principali motori dell’economia; proprio per questo il suo uso per la produzione vitivinicola e delle fasi di trasformazione del prodotto fino alla sua distribuzione richiede un trattamento di quantificazione che va disciplinato in modo sostenibile così da non danneggiare l’ambiente. L’impegno di Firriato nella lotta ai cambiamenti climatici si riflette in varie iniziative intraprese in termini di efficienza energetica, riduzione dell’impatto e compensazione delle emissioni di carbonio, sia nella gestione dei vigneti, che nelle attività in cantina (Etna e Agro di Trapani) e nei Resort di Cavanera Etnea e Baglio Sorìa.
Dalla logistica dei trasporti ai processi di approvvigionamento, l’azienda è costantemente impegnata nel monitoraggio nella riduzione dei consumi di energia: una risorsa chiave per l’intera produzione enologica.
Grazie all’impegno profuso in tali attività, Firriato ha ottenuto la certificazione ISO 50001:2011, per l’adozione di un efficiente ‘Sistema di gestione energetica nelle produzione dei propri vini’, ottenuto attraverso le innovazioni applicate nella salvaguardia ambientale e nelle metodologie agricole messe in campo con responsabilità e precisione. Secondo la DNV-GL, uno tra i principali enti di certificazione mondiali, Firriato ha migliorato la propria performance riducendo i consumi di energia elettrica, ricorrendo anche allo sfruttamento razionale di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Energia

Risorsa

L’energia è uno dei principali motori dell’economia; proprio per questo il suo uso per la produzione vitivinicola e delle fasi di trasformazione del prodotto fino alla sua distribuzione richiede un trattamento di quantificazione che va disciplinato in modo sostenibile così da non danneggiare l’ambiente. 

L’impegno di Firriato nella lotta ai cambiamenti climatici si riflette in varie iniziative intraprese in termini di efficienza energetica, riduzione dell’impatto e compensazione delle emissioni di carbonio, sia nella gestione dei vigneti, che nelle attività in cantina (Etna e Agro di Trapani) e nei Resort di Cavanera Etnea e Baglio Sorìa.
Dalla logistica dei trasporti ai processi di approvvigionamento, l’azienda è costantemente impegnata nel monitoraggio nella riduzione dei consumi di energia: una risorsa chiave per l’intera produzione enologica.
Grazie all’impegno profuso in tali attività, Firriato ha ottenuto la certificazione ISO 50001:2011, per l’adozione di un efficiente ‘Sistema di gestione energetica nelle produzione dei propri vini’, ottenuto attraverso le innovazioni applicate nella salvaguardia ambientale e nelle metodologie agricole messe in campo con responsabilità e precisione. Secondo la DNV-GL, uno tra i principali enti di certificazione mondiali, Firriato ha migliorato la propria performance riducendo i consumi di energia elettrica, ricorrendo anche allo sfruttamento razionale di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Le attività delle cantine

Risparmio energetico

Le attività delle cantine

Risparmio energetico

Scelta architettonica

Scelta architettonica che prevede un sistema di coibentazione per il controllo delle temperature interne dei rispettivi stabilimenti sull’Etna e nell’agro di trapani

Implementazione

Implementazione di fonti di energia rinnovabile, attraverso la scelta di appositi fornitori di energia elettrica

temperature

Gestione delle temperature mediante il recupero e il controllo dell’energia termica

forza di gravità

Uso intelligente della forza di gravità nello spostamento delle masse di vino

imbottigliamento

Sistemi di imbottigliamento semi-automizzati

Scelta architettonica

Scelta architettonica che prevede un sistema di coibentazione per il controllo delle temperature interne dei rispettivi stabilimenti sull’Etna e nell’agro di trapani

Implementazione

Implementazione di fonti di energia rinnovabile, attraverso la scelta di appositi fornitori di energia elettrica

temperature

Gestione delle temperature mediante il recupero e il controllo dell’energia termica

forza di gravità

Uso intelligente della forza di gravità nello spostamento delle masse di vino

imbottigliamento

Sistemi di imbottigliamento semi-automizzati

L’Energia termica

Risorsa

La gestione dell’energia termica avviene mediante sistemi di convenzione naturale dell’aria, interni agli stabilimenti; dei veri gioielli di bioarchiettetura, utilizzati nella cantina del trapanese. Nella tenuta di Cavanera, invece, si ricorre all’impiego di sifoni ad espansione e all’uso intelligente delle risorse naturali offerte dal territorio: le colate laviche, riconvertite in spazi di immagazzinamento per le bottiglie del metodo classico (tunnel dell’Etna), con la loro esposizione a Nord verso la tramontana, evitano il riscaldamento degli ambienti, specie durante il periodo estivo.
Così facendo, entrambe le cantine consumano meno energia, rispetto a quella richiesta durante le fasi di lavorazione.

L’Energia termica

Risorsa

La gestione dell’energia termica avviene mediante sistemi di convenzione naturale dell’aria, interni agli stabilimenti; dei veri gioielli di bioarchiettetura, utilizzati nella cantina del trapanese. 

Nella tenuta di Cavanera, invece, si ricorre all’impiego di sifoni ad espansione e all’uso intelligente delle risorse naturali offerte dal territorio: le colate laviche, riconvertite in spazi di immagazzinamento per le bottiglie del metodo classico (tunnel dell’Etna), con la loro esposizione a Nord verso la tramontana, evitano il riscaldamento degli ambienti, specie durante il periodo estivo. Così facendo, entrambe le cantine consumano meno energia, rispetto a quella richiesta durante le fasi di lavorazione.

La Forza di gravità

Risorsa

Lo sfruttamento della forza di gravità, impiegata in modo differenziato per entrambe le cantine, rappresenta un ulteriore risorsa a basso impatto ambientale per l’ottimizzazione dei consumi energetici in cantina. Nel trapanese, Firriato, contando sull’aspetto collinare dell’orografia territoriale, l’azienda usa pompe a peristalsi ad altissima efficienza energetica, disposte nella parte alta dello stabilimento. La raccolta e lavorazione delle uve, assume connotati differenti all’interno della cantina di Cavanera sull’etna.

La Forza di gravità

Risorsa

Lo sfruttamento della forza di gravità, impiegata in modo differenziato per entrambe le cantine, rappresenta un ulteriore risorsa a basso impatto ambientale per l’ottimizzazione dei consumi energetici in cantina. Nel trapanese, Firriato, contando sull’aspetto collinare dell’orografia territoriale, l’azienda usa pompe a peristalsi ad altissima efficienza energetica, disposte nella parte alta dello stabilimento. La raccolta e lavorazione delle uve, assume connotati differenti all’interno della cantina di Cavanera sull’etna.

BioArchitetture Certificate

Energia

La vocazione naturale dei materiali utilizzati per le cantine di Paceco e di Cavanera è adatta alle caratteristiche climatiche dei luoghi in cui sorgono, dall’altro garantisce un livello estetico che tende all’uniformità tra paesaggio e quanto ha costruito la mano dell’uomo, assicurando la riduzione delle emissioni e un significativo risparmio energetico. Una scelta certificata tramite la DNV-GL 1221/2009 regolamento (CE) sistema EMAS, che attesta la conformità dell’applicazione delle best practices per la tutela della sostenibilità ambientale all’interno delle strutture di natura sia produttiva che ricettiva.

BioArchitetture Certificate

Energia

La vocazione naturale dei materiali utilizzati per le cantine di Paceco e di Cavanera è adatta alle caratteristiche climatiche dei luoghi in cui sorgono, dall’altro garantisce un livello estetico che tende all’uniformità tra paesaggio e quanto ha costruito la mano dell’uomo, assicurando la riduzione delle emissioni e un significativo risparmio energetico. Una scelta certificata tramite la DNV-GL 1221/2009 regolamento (CE) sistema EMAS, che attesta la conformità dell’applicazione delle best practices per la tutela della sostenibilità ambientale all’interno delle strutture di natura sia produttiva che ricettiva.

Entrambe le cantine, quella situata nell’Agro di Trapani e quella localizzata sull’Etna, risultano essere perfettamente integrate nel territorio circostante. Le sue strutture produttive sono state realizzate e progettate secondo i migliori canoni dell’architettura eco-sostenibile garantendo così un consistente abbattimento del consumo energetico, ma soprattutto in un abbattimento di emissioni di gas serra. L’impegno profuso dalla famiglia Di Gaetano, trova un fedele alleato nella scelta dei fornitori di energia che, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, producono energia elettrica tramite d’impianti fotovoltaici. La cantina dell’Agro Trapanese è stata progettata per essere auto-isolante e, di conseguenza, per abbattere l’impronta termica e favorire una refrigerazione naturale che non necessita di essere alimentata a energia elettrica, e che a sua volta mantiene stabile le temperature nella bottaia, dove i vini sono posti in affinamento in botti e barrique per un totale di 700 pezzi. Incastonata tra i vigneti, la cantina di Cavanera è un emblema di eco-sostenibilità. Già impiegata per la vinificazione durante il XIX secolo, l’intera struttura è stata restaurata e resa funzionante nel corso degli ultimi vent’anni. Natura, paesaggio e civiltà contadina, trovano in Sicilia il loro habitat naturale per diffondere tutta la loro pura magia. Le antiche strutture che Firriato custodisce nelle tenute di Baglio Sorìa, nell’Agro di Trapani e nella Tenuta di Cavanera sull’Etna, rappresentano le espressioni architettoniche di un mondo agricolo che nell’isola ha sempre avuto centralità e prestigio sociale. Questi due gioielli sono tornati a nuova vita grazie a un raffinato e impegnativo progetto di recupero e di valorizzazione dei manufatti, restando fedeli nell’utilizzo dei materiali preesistenti e adottando tutte le soluzioni tecnologiche necessarie per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico.

Cavanera Etnea

Cantina

Un struttura completamente in armonia con il paesaggio che, come previsto dalla filosofia produttiva di Firriato, si fonda sui principi dell’eco sostenibilità, ed è costituita da tre piani che si sviluppano in verticale all’interno di una colata lavica, penetrando nel suolo per diversi metri, in modo da sfruttare l’isolamento termico naturale dato dalla roccia lavica, con notevoli benefici in termini di risparmio energetico. Concepita e organizzata per cogliere appieno i benefici della forza gravitazionale per caduta, la nuova Cantina di Firriato è dotata di tutte quelle tecnologie che, dallo scarico delle uve sino alla vinificazione, consentono di sviluppare un’enologia di precisione più attenta all’integrità del frutto e alla qualità delle uve. Tutte le lavorazioni sono costantemente monitorate, in modo da garantire non solo la piena tracciabilità di ogni partita di uva afferente ad una specifica porzione di vigneto, ma di seguirne anche l’evoluzione sino a processo concluso.

L’attenzione e la cura per i vini dell’Etna

Cantina

Nel ventre della cantina, in un’area ricavata all’interno di un costone di lava, sono posti gli spazi di affinamento in grado di assicurare naturalmente livelli costanti di umidità e temperatura, generando le condizioni ideali per il riposo in legno dei rossi e per la bottiglieria del metodo classico Gaudensius. Il piano più alto, invece, ha come orizzonte il vigneto prefilossera, ed è stato concepito ed organizzato per rendere l’incontro con Firriato e con i suoi vini un’esperienza multisensoriale tutta da scoprire. Ampi spazi di e degustazione, dotati di enoteca, accolgono il wine lover in arrivo sull’Etna. Tutta la vendemmia Firriato è effettuata manualmente. I grappoli vengono selezionati in vigna, vendemmiati in cassette e scaricati su un vascone vibrante (con porta laterale di solito chiusa) che convoglia le uve su nastri trasportatori fino alla pressa, senza l’ausilio di pompe. Ogni tipologia di vino ha il suo programma di pressatura; per la tipologia vino bianco e spumante le uve non vengono diraspate.

Agro di Trapani

Cantina di Paceco

cantina

Dalla sua fondazione alla fine degli anni ’70, questa cantina è stata oggeto di un numero ingente di modifiche ed investimenti, sia di carattere tecnologico per il miglioramento dell’enologia, sia e soprattutto per l’efficientamento energetico e quindi la riduzione dell’impatto ambientale. La divisione in zone definite per l’espletazione di tutti i processi produttivi, dall’ammasso uve all’imbottigliamento, passando per vinificazione ed affinamento, ha permesso nel corso del tempo di effettuare degli interventi fondamentali, come la razionalizzazione della componente illuminotecnica e la gestione delle varie zone di temperatura, con grandissimo beneficio in termini di riduzione del consumo energetico.

 

L'isolamento termico

cantina

Sotto questo punto di vista la cantina di Paceco è un piccolo capolavoro di architettura eco-sostenibile. Le strutture di rivestimento esterno sono progettate per creare delle convenzioni d’aria interna che, di fatto, creano un isolante naturale altamente efficiente. Questa scelta progettuale, effettuata più di 30 anni fà, ha permesso a Firriato di ridurre in maniera importante i consumi energetici per il controllo delle temperature funzionali per le pratiche enologiche e di affinamento.

Agro di Trapani

cantina
Consumo diretto di energia elettrica e termica 2016

15,078 Kw

Consumo diretto di energia elettrica e termica 2017

14.716 Kw

Consumo diretto di energia elettrica e termica 2018

14.497 Kw

L’opificio dove vengono effettuate le lavorazioni sorge su una superficie di circa 10.500 mq, di cui 3.800mq. coperti. Gli spazi, suddivisi così come riportato nella planimetria aziendale, comprendono 200 mq di tettoie ed i rimanenti 6500 mq. a cielo libero, suddivisi in parte come capacità (silos di acciaio), come piazzale e strade interne e come arredamento a verde.
Dall’analisi geologica del sito si è appurato che nella zona dove è stato realizzato il capannone, adoperato per il deposito di prodotti finiti e packaging, si trova una falda idrica ad una profondità variabile tra 1,8 e 2,4 mt.

Cavanera Etnea

Cantina

Un struttura completamente in armonia con il paesaggio che, come previsto dalla filosofia produttiva di Firriato, si fonda sui principi dell’eco sostenibilità, ed è costituita da tre piani che si sviluppano in verticale all’interno di una colata lavica, penetrando nel suolo per diversi metri, in modo da sfruttare l’isolamento termico naturale dato dalla roccia lavica, con notevoli benefici in termini di risparmio energetico. Concepita e organizzata per cogliere appieno i benefici della forza gravitazionale per caduta, la nuova Cantina di Firriato è dotata di tutte quelle tecnologie che, dallo scarico delle uve sino alla vinificazione, consentono di sviluppare un’enologia di precisione più attenta all’integrità del frutto e alla qualità delle uve. Tutte le lavorazioni sono costantemente monitorate, in modo da garantire non solo la piena tracciabilità di ogni partita di uva afferente ad una specifica porzione di vigneto, ma di seguirne anche l’evoluzione sino a processo concluso.

L’attenzione e la cura per i vini dell’Etna

Cantina
Nel ventre della cantina, in un’area ricavata all’interno di un costone di lava, sono posti gli spazi di affinamento in grado di assicurare naturalmente livelli costanti di umidità e temperatura, generando le condizioni ideali per il riposo in legno dei rossi e per la bottiglieria del metodo classico Gaudensius. Il piano più alto, invece, ha come orizzonte il vigneto prefilossera, ed è stato concepito ed organizzato per rendere l’incontro con Firriato e con i suoi vini un’esperienza multisensoriale tutta da scoprire. Ampi spazi di e degustazione, dotati di enoteca, accolgono il wine lover in arrivo sull’Etna. Tutta la vendemmia Firriato è effettuata manualmente. I grappoli vengono selezionati in vigna, vendemmiati in cassette e scaricati su un vascone vibrante (con porta laterale di solito chiusa) che convoglia le uve su nastri trasportatori fino alla pressa, senza l’ausilio di pompe. Ogni tipologia di vino ha il suo programma di pressatura; per la tipologia vino bianco e spumante le uve non vengono diraspate.

Agro di Trapani

cantina
Consumo diretto di energia elettrica e termica 2016

15,078 Kw

Consumo diretto di energia elettrica e termica 2017

14.716 Kw

Consumo diretto di energia elettrica e termica 2018

14.497 Kw

L’opificio dove vengono effettuate le lavorazioni sorge su una superficie di circa 10.500 mq, di cui 3.800mq. coperti. Gli spazi, suddivisi così come riportato nella planimetria aziendale, comprendono 200 mq di tettoie ed i rimanenti 6500 mq. a cielo libero, suddivisi in parte come capacità (silos di acciaio), come piazzale e strade interne e come arredamento a verde.
Dall’analisi geologica del sito si è appurato che nella zona dove è stato realizzato il capannone, adoperato per il deposito di prodotti finiti e packaging, si trova una falda idrica ad una profondità variabile tra 1,8 e 2,4 mt.

Agro di Trapani

Agro di Trapani

cantina

Dalla sua fondazione alla fine degli anni ’70, questa cantina è stata oggeto di un numero ingente di modifiche ed investimenti, sia di carattere tecnologico per il miglioramento dell’enologia, sia e soprattutto per l’efficientamento energetico e quindi la riduzione dell’impatto ambientale. La divisione in zone definite per l’espletazione di tutti i processi produttivi, dall’ammasso uve all’imbottigliamento, passando per vinificazione ed affinamento, ha permesso nel corso del tempo di effettuare degli interventi fondamentali, come la razionalizzazione della componente illuminotecnica e la gestione delle varie zone di temperatura, con grandissimo beneficio in termini di riduzione del consumo energetico.

L'isolamento termico

cantina

Sotto questo punto di vista la cantina di Paceco è un piccolo capolavoro di architettura eco-sostenibile. Le strutture di rivestimento esterno sono progettate per creare delle convenzioni d’aria interna che, di fatto, creano un isolante naturale altamente efficiente. Questa scelta progettuale, effettuata più di 30 anni fà, ha permesso a Firriato di ridurre in maniera importante i consumi energetici per il controllo delle temperature funzionali per le pratiche enologiche e di affinamento.